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In città, altoparlanti emettono ripetutamente un imperativo: Allegria! Il sindaco è stato eletto per offrire la felicità ai suoi concittadini. Le persone sentono invece solo un confuso rumore di fondo, la malinconia le incupisce e qualche sfortunato contrae uno strano morbo. C'è solo un farmaco in grado di ristabilire una vita senza controindicazioni: tutti sanno della medicina chiamata "Introduzione al mondo". Per procurarsela bisogna percorrere una città pullulante di spacciatori di felicità e trafficanti di varia umanità con le loro ricette a base di narcotici intestinali e romanzi di successo. Galleria di orrori, passioni tristi e violenze domestiche, "Introduzione al mondo" è una lente deformante e visionaria sul nostro tempo. Sullo sfondo una domanda: è possibile narrare una realtà integralmente falsa? Quale parola può esprimere un mondo capovolto, un anti-universo in cui la felicità si rovescia in inquietudine, la conversazione in soliloquio e il linguaggio in brusio anonimo?